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Ciao Maria, buon viaggio!

Ciao Maria, buon viaggio!

Si chiude il ciclo di storici panettieri narzolesi che hanno accompagnato le nostre generazioni, la cui arte fortunatamente viene tramandata attraverso i figli. 

Se il lavoro un giorno decidesse di avere un volto, sicuramente indosserebbe quello di "Maria a panatera". Come tanti narzolini, la ricordo e ancora immagino nel suo negozio, instancabile lavoratrice con l'inseparabile "fudà" celeste e la cortese frase "A chi tuca?" Una domanda appena sussurrata, per non apparire invadenti. Ma in realtà lei già sapeva di chi era il turno perché il suo sguardo lo anticipava; nulla poteva sfuggirle di ció che accadeva in negozio, compreso l'ordine dei clienti da servire. In verità, lei, i clienti non li serviva, li coccolava e soprattutto viziava, conoscendo perfettamente le preferenze di cottura del pane per ogni famiglia, perchè per Maria accontentare i clienti, più che un lavoro era una missione. 

Ora in Paradiso la squadra dei panettieri narzolesi, seconda a nessuno, si ricompone, vedendo Maria tornare al fianco di Andrea, in compagnia di Luciano e Vittoria, Gino e Emma, altre storiche coppie di panettieri narzolesi, e insieme a loro, ancor prima, mia Nonna Lina e sua sorella Rita.

Un po' San Pietro per questo lo invidio, e già mi vedo Maria raccontare proprio a lui delle generazioni di ragazzi che ha visto sfrecciare nel suo negozio a pochi minuti dal suono della campanella, perchè a scuola si poteva anche arrivare in ritardo, ma non senza la focaccia dei nostri panettieri!