Comunicati stampa

Via all'iter di approvazione della legge sul patrimonio linguistico piemontese

TORINO. La sesta Commissione regionale ha avviato stamani l'iter del progetto di legge della Lega Nord, primo firmatario il Consigliere regionale Federico Gregorio,
sulla tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio linguistico del Piemonte. Nella seduta odierna si è stabilito l'elenco delle associazioni, degli Atenei, dei sindacati e dei soggetti che verranno consultati per arrivare a un testo di legge finale organico e condiviso. Già la prossima settimana i lavori proseguiranno nel merito.
"Il Piemonte – ha detto Gregorio - ha il più alto numero e varietà di idiomi fra tutte le Regioni italiane, molti dei quali ufficialmente riconosciuti dall'Unesco come patrimonio linguistico in pericolo da tutelare. Alla base della nostra legge non c'è una rivendicazione di parte, ma una precisa esigenza culturale".

Il Presidente del Gruppo regionale leghista Mario Carossa insieme al Consigliere regionale e segretario cittadino della Lega Nord Elena Maccanti hanno sottolineato:
"Quello di oggi è il primo importante passo verso il rafforzamento del senso di identità che ci lega a quel patrimonio imprescindibile che è la storia della nostra terra. Ricordiamo che la lingua piemontese vive a tutt'oggi una pesantissima situazione di discriminazione, in quanto esclusa dalla legge statale 482 del '99 nonostante tutte le proposte di legge giacenti in Parlamento. Ora dobbiamo lavorare perché la storia del Piemonte e la nostra cultura diventino materia di insegnamento nelle nostre scuole di ogni ordine e grado, come previsto da una legge regionale".
"Inoltre – ha concluso Maccanti - bisogna anche dare seguito alla richiesta che abbiamo presentato affinché la bandiera del Piemonte sia esposta da tutte le amministrazioni comunali della nostra regione così come prescritto dalla legge regionale 15 del 2004. Non si tratta di una sottigliezza né di una questione di puntiglio. La bandiera del Piemonte è un simbolo istituzionale verso cui va portato il massimo rispetto, ed è anche l'emblema culturale e storico che distingue e racchiude in sé l'identità della nostra Regione, del quale ogni cittadino dovrebbe conoscere i colori e le fattezze. Perché un albero senza radici non solo non cresce, ma viene facilmente spazzato via".

Il piemontese è parlato tutt'oggi da più di due milioni di persone, un dato che è stato certificato anche da una ricerca dell'Ires del 2007.